S.a.C. Sportello a Contrasto: supporto online antiviolenza

Nasce il S.a.C. Sportello a Contrasto, uno strumento gratuito online, che offre tutela e assistenza per tutte le vittime di violenza.

Ogni atto violento corrisponde ad una violazione dei diritti umani, è una forma discriminatoria nei confronti della vittima. Infatti, provoca sofferenze ad ampio spettro, di varia natura: fisica, psicologica, sessuale e sociale.

Indice dei contenuti
Quali sono i numeri della violenza?
Il dinamismo violento e la sua forma
Aumento dei casi duranti il Covid-19
Raccomandazioni e linee guida dell’Unione Europea
Allarme sindrome di Burn Out
Violenza sul lavoro. Il Mobbing
I tre livelli di prevenzione
Prevenire con l’indagine grafologica

Tempo di lettura: 8 minuti

La violenza di genere non va intesa solo come un’aggressione fisica da parte di un uomo nei confronti di una donna. Include anche vessazioni psicologiche, ricatti, minacce (molte volte economiche), molestie e persecuzioni.

La maggior parte delle volte la violenza si manifesta tra le mura domestiche, un luogo apparentemente sicuro, che dovrebbe garantire una protezione generale.

Spesso accade il contrario, la casa diventa uno scenario da incubo, pieno di violenze e soprusi, reiterate nel tempo.

Questo nuovo gruppo, formato da un’equipe di esperti e coadiuvato dall’Osservatorio Vittime del Dovere, sarà da garante per le richieste di aiuto delle vittime.

Numeri e diverse forme della violenza

Nel corso della propria vita, quasi il 32% di adolescenti, ha subito una forma di violenza, fisica o sessuale:

  • 20% ha subito violenza fisica
  • 21% violenza sessuale
  • 6% forme più gravi (stupro o tentato)

Sono violenze perpetrate per lo più da partner attuali o ex. Molte persone che avevano una relazione con un violento, in passato hanno chiuso la storia proprio a causa delle violenze subite.

Il 25% delle donne ha subito violenze da parte di uomini definite “non partner”, che potevano essere persone sconosciute o conosciute.

Le forme più gravi sono quasi sempre esercitate dai partner, gli sconosciuti sono autori soprattutto per le molestie sessuali.

TIPO DI VIOLENZAPartner attuale o ex (a)Non partner (b)Totale (b)
ItalianeStraniereTotaleItalianeStraniereTotaleItalianeStraniereTotale
Violenza fisica o sessuale12,920,413,625,318,224,731,531,331,5
Violenza fisica11,018,211,612,312,612,419,625,720,2
Violenza sessuale5,59,15,818,39,717,521,516,221,0
Stupro o tentato stupro2,24,22,43,34,63,45,17,75,4
Stupro1,83,82,01,12,01,22,85,33,0
Tentato stupro1,02,11,12,52,92,53,34,63,5
(a) per 100 donne con partner attuale o precedente
(b) per 100 donne dai 16 ai 70 anni
Donne (16-70 anni) violenza fisica o sessuale da un uomo per tipo di autore, tipo di violenza subita e cittadinanza. Anno 2014 (per 100 donne con le stesse caratteristiche)

S.a.C. Sportello a Contrasto: le dinamiche di una violenza

Le violenze perpetrate da un partner sono diverse da quelle di un non partener. Si presentano delle dinamiche completamente diverse.

Attraverso un’analisi criminologica si va a fare un’osservazione molto interessante sul dinamismo violento. Con la violenza da un non partner si studia il luogo dove è avvenuto l’atto, il periodo e la reazione della donna. Mentre, con la violenza del partner si devono attenzionare tutti gli eventi scatenanti.

In realtà, nella maggior parte dei casi non esistono delle vere cause contingenti. Questo sta ad indicare il basso grado culturale della violenza di genere.

Molto spesso le liti sono generate da argomenti futili o addirittura nulli. Uno dei fattori più alti rimane ancora l’estrema gelosia, a volte di controllo e possessività, o anche la separazione.

Nei casi di violenza con un non partner, si è riscontrata la presenza di una terza persona, in particolar modo quando l’abuso riguardava la molestia.

S.a.C. Sportello a Contrasto: la gravità della violenza

La violenza è devastante, sotto ogni punto di vista umano. Si tratta di un atto che ha delle conseguenze molto gravi sulla vita della vittima, nel breve, medio e lungo tempo.

I dati mostrano che 1 vittima su 3 ha riportato ferite, lividi o lesioni.

Dopo aver subito ripetute violenze, la maggior parte delle vittime soffre di perdita di fiducia ed autostima. Molto frequenti sono anche i forti stati emotivi, ansia e attacchi di panico. Tanto è vero che, molti scompensi si ripercuotono anche sull’alimentazione, sulla perdita della memoria o del sonno.

Gli squilibri generati dalla violenza si ripercuotono su tutto.

Covid – 19 aumentano i casi di violenza

In questo periodo la gravità degli atti violenti sta aumentando, con la pandemia, le chiusure forzate in case, si è presentato un deciso aumento di violenza.

La violenza domestica di per sé presuppone la messa in opera di una vera e propria strategia di controllo, vengono utilizzati alcuni elementi per isolare la vittima.

Con il lockdown e la quarantena, necessaria per ridurre la diffusione pandemica, hanno contribuito all’aumento dell’isolamento delle donne in difficoltà dentro casa.

Dall’indagine pubblicata da CEPOL (2020) e dalle Nazioni Unite, emerge che questo aumento come conseguenza alla pandemia è devastante.

Le Nazioni Unite definiscono questo fenomeno come “pandemia ombra”.

S.a.C. Sportello a Contrasto: linee guida europee

L’UE ha fornito delle raccomandazioni e delle linee guida per fronteggiare in emergenza tutte le situazioni di violenza.

A tal fine, è stata sottolineata l’esigenza di dover rafforzare i servizi specializzati di supporto e ospitalità per le vittime. Ecco che nasce il nuovo sportello online S.a.C. Sportello a Contrasto, all’interno del comparto Vittime del Dovere.

Una delle possibilità inserite è quello di poter operare da remoto, favorendo l’accesso attraverso delle azioni di comunicazione istituzionale.

Un lavoro ostico, vista l’ossessività del controllo da parte del reo. Gli istituti specializzati si trovano a fronteggiare particolari criticità per i casi di violenza dove vi sia una situazione emergenziale sanitaria.

S.a.C. Sportello a Contrasto: persone a rischio

Tutti sono soggetti a rischio violenza, indipendentemente dal ruolo ricoperto in famiglia, nella società o sul lavoro.

Chi è vittima di violenza può presentare delle conseguenze negative in vari contesti. A livello comportamentale possono svilupparsi diverse dipendenze, compensative, come: alcol, tabacco, farmaci. Oltre a questo si possono instaurare dei comportamenti aggressivi, o delle tendenze a correre rischi eccessivi.

Per quanto riguarda la sfera comportamentale si generano diverse emozioni incontrollate: ansia, tristezza, irritabilità, inquietudine.

A livello fisico i sintomi sono: emicrania, disturbi dell’apparato digerente, pressione, dolori generalizzati, problemi intimi, continuo senso di stanchezza.

Anche tutta la parte organizzativa della vittima subisce delle conseguenze negative. Si generano dei comportamenti non adeguati sul luogo di lavoro, c’è assenteismo, riduzione della produttività. La qualità del prodotto o del servizio viene meno, pieno di errori, aumentano perciò costi e personale da formare.

Riconoscere il BURN OUT: campanello d’allarme

Il Burn Out è più comunemente conosciuto come lo “stress cronico”.   È una parola che lega diversi fenomeni psichici, come: affaticamento, logoramento, improduttività, esasperazione sociale e comportamentale.

L’attività lavorativa è percepita come qualcosa di completamente stressante, dove l’individuo non dispone più di risorse, energie e strategie.

Si istaura un esaurimento emozionale, una sindrome di spersonalizzazione e di riduzione delle capacità professionali.

Questa sindrome prevede diverse fasi:

  • Entusiasmo idealistico
  • Stagnazione o insoddisfazione lavorativa
  • Esaurimento o frustrazione
  • Conclusione difensiva o alienazione
  • Morte professionale

Sul lavoro si sente spesso parlare anche di un altro termine: il Mobbing.

Konrad Lorenz lo ha utilizzato per indicare una reazione collettiva verso un predatore da parte di potenziali prede.

L’assalto organizzato dal gruppo genera confusione e elidono l’attacco.

Oltre a questa definizione viene usato per indicare quei comportamenti aggressivi di un gruppo di animali nei confronti di un singolo.

Si tratta di un comportamento di ostile comunicazione, a causa dei lunghi periodi di riproduzione di tale ostilità, si genera una sofferenza psicologica.

Vittime di Mobbing: caos e emarginazione

Di seguito possiamo osservare le principali strategie utilizzate nel mobbing:

  • LA COMUNICAZIONE Alla vittima viene impedito di comunicare
  • I CONTATTI SOCIALI La vittima viene emarginata socialmente
  • LA REPUTAZIONE PERSONALE L’individuo è vittima di pettegolezzi
  • LA POSIZIONE OCCUPATA Si assegnano alla persona compiti o mansioni dequalificanti
  • LA SALUTE FISICA La vittima è attaccata verbalmente o fisicamente

È importante conoscere ciò che non è mobbing per non creare ulteriori problemi, ciò è riferito ESCLUSIVAMENTE come singola azione:

  • Litigio/discussione
  • Insulto
  • Pettegolezzo
  • Trasferimento

Seguono poi diverse fasi descritte da Leymann e Ege in questo modo:

conflitto quotidianoCondizione zero
Inizio del mobbing e del terrore psicologicoConflitto mirato
 Inizio del mobbing
 Primi sintomi psicosomatici
UfficializzazioneErrori ed abusi dell’Amministrazione del Personale
 Serio aggravamento della salute psico-fisica della vittima
Espulsione dal mondo del lavoroEsclusione dal mondo del lavoro
  Leymann                                    Ege

          

Per il mobbizzato si presentano conseguenza psico-fisiche variabili in funzione della persona vittima di mobbing. Danni economici nonché danni relazionali.

3 livelli di prevenzione: tutela e assistenza

Con la prevenzione di primo livello si tende a modificare o eliminare tutti quei fattori di rischi pericolosi per la psiche del lavoratore.

La prevenzione di secondo livello si attua per aiutare le persone ad apprendere le abilità e le modalità per riconoscere le loro reazioni in situazioni di stress.

Il terzo livello di prevenzione riguarda il trattamento per la riabilitazione, il processo di reinserimento a lavoro ed il sostegno per le sofferenze subite.

Attraverso un’equipe di professionisti si garantisce una prevenzione dei rischi psico-sociali attraverso la conoscenza, la valutazione e la professionalità.

Vi è un interscambio tra lo psicologo e il medico del lavoro, si incentra tutto ad un unico obiettivo, salvaguardare la salute e la sicurezza sul lavoro.

Per affrontare al meglio i rischi psico-sociali c’è bisogno di creare dei gruppi di lavoro. Attraverso delle misure di gestione e comunicazione si certa di migliorare tutto l’iter organizzativo.

La consulenza grafologica come prevenzione e formazione

“Trova un posto dove ti senti di appartenere, dove puoi essere te stesso e potrai lavorare sodo ogni singolo giorno”

cit. di Simon Sinek

Attraverso il metodo d’indagine della grafologia aziendale, è possibile incrementare la prevenzione e la formazione psico-sociale dei lavoratori.

L’analisi della scrittura, metodo d’indagine affidabile, pratico e rapido, valuta le capacità relazionali e le attitudini professionali.

Offre un’analisi integrativa agli strumenti già utilizzati nelle aziende. È un metodo economico e semplice, meno invasiva per il candidato. Dalla scrittura possono emergere aspetti indagati come assessment molto onerosi per le aziende o campanelli di allarme da attenzionare.

Un ottimo metodo di screening affidabile. Si fa una “fotografia” delle caratteristiche fondamentali dei soggetti. Si valuta la capacità relazionale, così come le abilità professionali.

È possibile prevenire qualsiasi inconveniente, senza la volontà di espressione è possibile colmare eventuali lacune ostiche del soggetto.

Si rivelano punti di forza ma anche di debolezza, il consulente cerca di cogliere e approfondire le aree personali di miglioramento.

La prevenzione in tal caso scorre di pari passo come la scrittura. Individuati gli aspetti è possibile pianificare degli interventi formativi ad hoc.

Ogni vittima sul lavoro, in famiglia, nel sociale, ha a disposizione uno sportello composto da professionisti che tutelano e assicurano la propria sicurezza.

L’opportunità di una consulenza in ambito grafologico è disponibile fin da subito. L’obiettivo è quello di assistere e tutelare tutte le vittime, che abbiano subito una forma di violenza.

S.a.C. Sportello a Contrasto – Online

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