Crocidolite: cos’è, dove si trova e rischi

Crocidolite è anche detta “amianto blu” per via del suo colore. Amianto del Capo o Riebeckite è un altro nome con cui viene spesso definita, in virtù dei luoghi principale di estrazione del materiale in Sudafrica.

La Crocidolite è un tipo di amianto (anche detto asbesto) e come gli altri minerali di amianto fa parte della famiglia dei silicati fibrosi. Ciò vuol dire che ha la capacità di suddividersi longitudinalmente in fibre (chiamate anche fibrille) lunghe e flessibili, che diventano via via più sottili, fino a raggiungere un diametro infinitesimale. Questa caratteristica, come vedremo in seguito è alla base della pericolosità di questo minerale.

L’Osservatorio Vittime del Dovere rappresenta e tutela le vittime del dovere, come tali le vittime del lavoro. Per chiedere ed ottenere tutela legale per l’ottenimento dei propri diritti e per una consulenza in ambito di bonifica amianto rivolgiti al nostro team e chiedi la consulenza gratuita.

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Crocidolite: cosa è l’amianto blu?

La Crocidolite è anche detto amianto blu o Riebeckite. È un silicato idrato di sodio, ferro ferrico, ferro ferroso e magnesio. Ha formula chimica Na2O,Fe2O3,3FeO,8SiO2,H2O – n. CAS 12001-28-4. Le sue fibre sono diritte, lunghe ed affilate. Questa particolare forma ne fa una delle tipologie di amianto più pericolose. A differenza degli altri minerali della stessa serie ha una maggiore resistenza agli agenti acidi  con una temperatura di decomposizione più bassa, compresa tra 400-600°C. Proprio a causa della sua minore resistenza al calore se ne è fatto un uso meno smodato rispetto a quello di altri minerali di amianto.

Utilizzi della Crocidolite

I minerali di amianto sono stati utilizzati in oltre 3000 applicazioni, in particolare nel settore dell’edilizia. La Crocidolite veniva aggiunta in piccola percentuale in composizione con altri minerali di amianto nei conglomerati cementizi, per costruire tubi, materiali isolanti, soffitti e pavimentazioni, come componente di frizioni e freni per auto, camion, treni, vagoni, aerei ed anche nei sistemi frenanti di macchinari industriali. La si ritrovava nella cartapesta, nella produzione di indumenti e tessuti ignifughi.

Le ben note coperture dei capannoni fatte con lastre ondulate di fibrocemento contenevano crisotilo, spesso con aggiunte di crocidolite (spesso riconoscibile da ciuffi blu scuro di fibre affioranti) e/o amosite in basse percentuali. 

Questo tipo di asbesto dove si trova? La Crocidolite amianto blu fu ampiamente utilizzata infatti per isolare i vagoni ferroviari e diversi addetti alla costruzione e manutenzione delle carrozze ferroviarie hano sviluppato diversi tipi di mesotelioma, una neoplasia particolarmente aggressiva che può essere causata esclusivamente dall’esposizione all’asbesto. 

Crocidolite: è pericolosa per la salute?

La pericolosità dei minerali di amianto dipende dalla loro capacità di rilasciare fibre nell’ambiente e che possono essere facilmente inalate. L’amianto quando integro non provoca infatti danni alla salute. Basta però una minima erosione della sua superficie perché abbia luogo lo sfaldamento e il rilascio delle cosiddette fibrille.

Il legislatore ha valutato la pericolosità dell’amianto proprio in base alla sua friabilità. Ha definito friabile l’amianto che è possibile sbriciolare con il solo uso delle dita. L’amianto compatto è quello che invece appare integro e rilascia fibre solo in seguito ad erosione o occasionali traumi meccanici.

Le patologie amianto-correlate

Tutti i tipi di amianto, compresa la crocidolite, causano gravi danni alla salute. Le fibre di amianto, una volta inalate, provocano infatti fenomeni infiammatori (asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici) e cancro. In particolare provocano:

Altre neoplasie, come il tumore della faringe, il cancro dello stomaco, il tumore del colon retto (che rientrano nella lista II dell’INAIL) e il tumore dell’esofago (che rientra nella lista III dell’INAIL) possono altresì essere provocate dall’esposizione alla crocidolite o ad altri tipi di amianto, anche se la loro incidenza per cause lavorative viene ritenuta meno probabile rispetto alle patologie inserite nella Lista I dell’INAIL. 

Poi si aggiungono altre patologie che non sono riconosciute dall’INAIL ma che studi scientifici riconducono all’amianto.

I tumori da amianto possono colpire per esempio il cervello, la colecisti, la mammella, il pancreas, la prostata, i reni, la tiroide, la vagina-vulva e la vescica. Ci sono anche malattie degenerative non tumorali, come la miocardiopatia, il morbo di Alzheimer, la sclerosi laterale amiotrofica, la fibromialgia e vari problemi cardiovascolari.

Tra le ricerche scientifiche che hanno dimostrato questa correlazione ci sono:

Crocidolite e il parere dell’OMS

L’OMS ha fortemente sostenuto la pericolosità dell’amianto e afferma che: “All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials”. (Per approfondire consultate il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità).

L’OMS ritiene anche che qualsiasi approccio di tipo controllato all’amianto non possa scongiurare l’insorgere delle malattie amianto-correlate. La legge italiana del 1992 che ha messo al bando l’asbesto non obbliga alla rimozione se non in caso di amianto friabile. In caso di amianto compatto obbliga alla eliminazione di tutti i fattori che potrebbero causarne l’erosione o la rottura. Non considera dunque il rischio potenziale di liberazione di fibre di amianto in seguito a catastrofi naturali (terremoti, uragani, tsunami e inondazioni).

Anche lo IARC, nella sua ultima monografia “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite” conferma la pericolosità dell’amianto e la sua capacità cancerogena.

Tutti i tipi di amianto riconosciuti dalla legge

L’art. 247 del D.Lgs. 09.04.08 n. 81, che riproduce l’art. 2 della Direttiva 477/83/CEE (ora sostituita dalla Direttiva 2009/148/CE), individua un elenco di materiali di amianto. Li riportiamo qui di seguito:

La classificazione fornita dal legislatore non esaurisce e rappresenta la grande varietà dei minerali asbestiformi in natura. Ci sono alcuni minerali infattic he hanno le stesse caratteristiche di quelli riconosciuti dalla legge e che provocano gli stessi danni alla salute. Non essendo presenti nella classificazione restano scoperte anche la prevenzione primaria e secondaria rappresentando un grave danno alla società.

Assistenza legale gratuita alle vittime

L’ONAOsservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente Avv Ezio Bonanni sono in prima linea da decenni nella lotta all’amianto. In particolare offrono assistenza medica e legale gratuita alle vittime dell’esposizione alla crocidolite e ad altri minerali di amianto e altre sostanze nocive.

Gli esposti che abbiano contratto malattie asbesto correlate hanno infatti diritto al risarcimento dei danni patrimoniali e non, indennizzo o rendita INAIL (a seconda del grado di invalidità riportato) o ai benefici per causa di servizio o vittima del dovere a seconda della professione nella quale hanno operato.

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