Amosite: cos’è, dove si trova e assistenza legale

Amosite o “amianto bruno-giallo-grigio” o Cummingtonite o Grunerite, è anche detta amianto o asbesto verde. Come gli altri minerali di amianto fa parte della famiglia dei silicati fibrosi e della serie degli anfiboli.

Un silicato fibroso si distingue dagli altri militari silicati per la sua capacità di suddividersi in fibre longitudinali (chiamate anche fibrille). Queste fibre diventano via via più sottili, fino a raggiungere un diametro infinitesimale e impercettibile all’occhio umano.

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Amosite: cos’è l’amianto grigio e verde?

L’amosite è un silicato idrato di ferro e magnesio. Di questo asbesto formula chimica è 5.5FeO,1.5MgO,8SiO2,H2O (n. CAS 12172-73-5). Le fibre della grunerite sono lunghe, diritte e fragili. Data per questo amianto composizione chimica, la flessibilità è discreta e questo minerale ha una particolare stabilità al calore. Temperatura di decomposizione tra 600-800°C. Si utilizza prevalentemente come isolante termico, in virtù della sua resistenza e stabilità al calore.

Quali sono le caratteristiche dell’Amosite?

Il nome amosite deriva dalla sigla AMOSA acronimo di Asbestos Mines of South Africa. L’amosite infatti si trova in abbondanza nelle miniere del Sud Africa sotto forma di vene color grigio cenere. L’amianto amosite infatti si presenta di colore grigio o verdiccio, da cui anche il nome di amianto bruno.

Insieme al crisotilo, l’amosite o grunite di amianto, è stato uno dei minerali di amianto più utilizzati nel corso del secolo scorso e in quello precedente.  

La sua abbondanza in natura, l’economicità e l’alta temperatura di decomposizione ne hanno fatto uno dei materiali più utilizzati in tutti i componenti e manufatti in cui era necessaria questa caratteristica di isolante termico.

L’amosite è indistruttibile, resistente al fuoco e al calore. Inattaccabile da agenti esogeni, come gli acidi, flessibile, resistente alla trazione e fonoassorbente.

Utilizzi dell’amosite

Dove è stata utilizzata l’amosite? Se ne è fatto ampio impiego soprattutto nell’edilizia. Veniva usata nella sua forma polverosa nei ricoprimenti a spruzzo di soffitti e pareti e in tutti i rivestimenti isolanti. Veniva spruzzata su strutture portanti di acciaio o su altre superfici come isolante termo-acustico. I prodotti in amianto-cemento venivano prodotti utilizzando il crisotilo, ma spesso avvenivano anche aggiunte di crocidolite e amosite in basse percentuali. I minerali di amianto venivano aggiunti al cemento per renderli più resistenti.

L’amosite era anche usata nella coibentazione di contenitori, anche grandi per la tenuta termica.

Amosite e pericolosità per la salute

La pericolosità dell’amosite, così come degli altri anfiboli, era nota fin dall’inizio del ‘900. Già nel R.D. 442/1909 le lavorazioni di amosite, di crisotilo e di altri minerali di amianto erano state interdette alle donne e ai fanciulli.

Soltanto con la legge 257/1992, si introduce il divieto di estrazione, lavorazione e produzione di materiali di amianto e contenenti amianto e la loro commercializzazione, compresa quella dell’amosite.

La pericolosità dell’amosite e degli altri minerali di amianto dipende dalla loro capacità di sfaldarsi e rilasciare fibre sottilissime nell’ambiente. Queste fibre, anche dette fibrille, possono essere facilmente inalate. Una volta inalate danno avvio a una serie di processi infiammatori (asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici) che possono evolvere in neoplasie.

La patologie causate dai minerali di amianto

I minerali di amianto causano:

Altre neoplasie, come il tumore della faringe, il tumore dello stomaco, il tumore del colon retto (inserite nella lista II dell’INAIL) e il tumore dell’esofago (che rientra nella lista III dell’INAIL) possono altresì essere provocate dall’esposizione all’amosite o ad altri tipi di amianto, anche se la loro incidenza per cause lavorative viene ritenuta meno probabile rispetto a mesoteliomi, tumori del polmone, laringe e ovaie (che rientrano nella Lista I dell’INAIL). 

Si aggiungono poi tutte le altre malattie non riconosciute dall’INAIL ma ugualmente ricondotte all’esposizione ad amianto. Le malattie degenerative non tumorali sono la miocardiopatia, il morbo di Alzheimer, la sclerosi laterale amiotrofica, la fibromialgia e vari problemi cardiovascolari.

Mentre il cancro da amianto può colpire anche il cervello, la colecisti, la mammella, il pancreas, la prostata, i reni, la tiroide, la vagina-vulva e la vescica. Quest’ultimo tipo di tumore è oggetto dello studio scientifico “Epidemiology and etiology of bladder cancer” di Johansson e Cohen.

Professioni a rischio per esposizione all’amosite

Le professioni a rischio di esposizione all’amosite sono numerose. Si espongono elettricisti, idraulici, muratori, spazzini e operatori addetti alla manutenzione di impianti industriali, dipendenti delle Forze Armate, impiegati delle Ferrovie dello Stato e ancora molti altri.

L’amosite fu ampiamente utilizzata, infatti, nelle tute ignifughe e in tutti i pannelli e le guarnizione di macchinari e mezzi soggetti alla sollecitazione termica. Gli addetti alla manutenzione e alla costruzione di tali macchinari sono stati esposti all’amosite.

Amosite: il parere dell’OMS

L’amianto provoca ogni anno più di 107.000 morti, di cui più di 6.000 solo in Italia. La pericolosità dell’asbesto e la sua capacità cancerogena sono confermate dallo IARC nella sua ultima monografia.

L’OMS ha fermamente sostenuto la pericolosità dell’amianto o asbesto.  Si è inoltre espressa inequivocabilmente sulla pericolosità dei vari minerali di amianto: tutti i tipi di amianto sono cancerogeni.

All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials” (sul sito ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e sulla pagina dedicata alla pericolosità dell’amianto trovate tutti gli approfondimenti in merito).

Le conclusioni dell’OMS

Secondo l’OMS l’Amosite e gli altri tipi di amianto, oltre a causare le patologie asbesto correlate, non rappresenta un rischio per la salute solo se opportunamente rimossa. La legge del 1992 vieta estrazione, commercio e utilizzo dei minerali di amianto, ma non obbliga alla bonifica dei siti contamianti. Secondo la legge infatti solo l’amianto friabili deve essere immediatamente rimosso. L’amianto compatto (inserito cioè in una matrice compatta) deve essere controllato rimuovendo tutti i fattori che possono determinarne la sfaldatura e il rilascio di fibre killer nell’ambiente.

Questo approccio controllato all’amianto mette a rischio l’intera comunità, poiché la manutenzione nel tempo comprende inevitabilmente il trattamento superficiale o la rimozione e la potenziale liberazione di fibre di amianto. Le catastrofi naturali inoltre sono eventi imprevedibili che sfuggono a qualsiasi approccio “controllato”.

I minerali di amianto nella classificazione legale

La legge ha definito i minerali di amianto nell’art. 247 del D.Lgs. 09.04.08 n. 81, che riproduce l’art. 2 della Direttiva 477/83/CEE (ora sostituita dalla Direttiva 2009/148/CE) e che recita “Ai fini del presente capo il termine amianto designa i seguenti silicati fibrosi:

La classificazione creata dal legislatore non è in grado di riproporre la grande varietà dei minerali di amianto in natura. Ognuno con una formula chimica diversa. Inoltre alcuni minerali asbestiformi, in grado di provocare gli stessi danni alla salute, dei minerali classificati dal legislatore non sono inclusi in questa lista.

Assistenza legale per rischio amianto

Il team dell’Osservatorio Vittime del Dovere è a disposizione per una consulenza gratuita.

Gli esposti ad amosite e agli altri minerali di amianto hanno infatti diritto ad una serie di benefici di natura preventiva (prepensionamento e rivalutazione dei contributi) e risarcitoria.

Per richiedere l’assistenza medica e legale gratuita.

Consulenza legale e medica gratuita

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