Crisotilo: cos’è e rischi per la salute
Crisotilo è un minerale di amianto. L’asbesto è anche detto amianto. Tra i minerali di amianto è l’unico che appartiene al gruppo del serpentino ed è anche il più estratto e abbondante.
In questa guida scopriamo cos’è il crisotilo o amianto bianco, dove si trova in natura e dove è stato utilizzato. Scopriamo i danni che provoca alla salute e tutte le info per richiedere l’assistenza legale gratuita in seguito ad esposizione.
L’Osservatorio Vittime del Dovere rappresenta e tutela le vittime del dovere, come tali le vittime del lavoro. Per chiedere ed ottenere tutela legale per l’ottenimento dei propri diritti e per una consulenza in ambito di bonifica amianto rivolgiti al nostro team e chiedi la consulenza gratuita.
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Crisotilo: cos’è l’amianto bianco?
Il crisotilo appartiene alla classe dei silicati di magnesio, sottoclasse fillosilicati, e al gruppo del “serpentino”. Dal greco χρυσός che significa fibra d’oro è anche detto amianto bianco-verde-grigio-giallastro. La sua formula chimica è 3MgO,2SiO,2H2O (n. CAS 12001-29-5).
Le fibre di crisotilo sono di lunghezza variabile, soffici e setose, con elevata resistenza meccanica e flessibilità.
Questo minerale ha una buona tenuta agli agenti alcalini e una temperatura di decomposizione tra i 450-700°C ed è di gran lunga il tipo di amianto più diffuso.
In Italia si estraeva dalle cave della Val Malenco in alta Valtellina (a fibra lunga e molto pregiato) e amianto Val di Susa (E. Artini, I minerali, VI edizione, Hoepli Ed., Milano 1963).
Utilizzi del crisotilo
Asbesto crisotilo è stato utilizzato in migliaia di prodotti commerciali, per via delle sue proprietà fibrose, di incombustibilità e di bassa conducibilità termica. Si trovava nelle guarnizioni dei freni delle automobili, nelle caldaie e nell’isolamento per tubi e condotti. Ancora nei tetti, nei soffitti, nelle pareti e nei pavimenti di case e aziende.
L’Eternit, nome commerciale dell’azienda produttrice di cemento mescolato a fibre di amianto, contiene crisotilo e altri tipi di amianto in piccola percentuale, tra cui l’amosite e a volte la crocidolite.
Eternit produceva le ben note lastre ondulate in cemento-amianto, utilizzate nelle coperture di tetti e capannoni e le lastre piante. Fino al 1992 furono prodotti circa 28 milioni di tonnellate di prodotti in cemento asbesto in circa 100 paesi.
Le aziende produttrici hanno minimizzato gli effetti nocivi del crisotilo sostenendo che, con le moderne misure di controllo, le esposizioni fossero ridotte al minimo per tutto il ciclo di vita del prodotto in asbesto cemento. Sostenevano anche che il crisotilo non fosse cancerogeno. Ma in realtà, con l’esposizione a cemento amianto salute ne risentiva.
Amianto crisotilo pericolosità per la salute
Come tutti i silicati fibrosi, il crisotilo ha la capacità di suddividersi longitudinalmente in fibre, chiamate anche fibrille. Queste fibrille diventano via via più sottili, fino a raggiungere un diametro infinitesimale e impercettibile all’occhio umano. Per questo motivo rimangono a lungo sospese nell’aria e si disperdono nell’ambiente. Questa caratteristica è alla base della pericolosità dei minerali di amianto, confermata anche nell’ultima monografia dello IARC.
La loro pericolosità era stata presa in considerazione già all’inizio del secolo scorso. Si dovrà aspettare però il 1992 per vederne finalmente bandito l’utilizzo, l’estrazione e la commercializzazione in Europa. Molti paesi del mondo ne fanno ancora utilizzo.
Tutte le patologie correlate al minerale
Le fibre di amianto, non a caso anche dette fibre killer, una volta inalate provocano fenomeni infiammatori (come l’asbestosi, le placche pleuriche e gli ispessimenti pleurici) e diversi tipi di cancro. Tra questi i principali sono:
- mesotelioma pleurico (pleurico, pericardico, peritoneale, della tunica vaginale del testicolo;
- cancro al polmone (adenocarcinoma e microcitoma);
- tumore alla laringe;
- neoplasia alle ovaie.
Oltre a queste neoplasie ci sono il cancro dello stomaco, il cancro del colon retto (inserite nella lista II dell’INAIL) e il tumore dell’esofago (che rientra nella lista III dell’INAIL). Per quanto riguarda queste ultime patologie menzionate la loro incidenza per cause lavorative viene ritenuta meno probabile rispetto a mesoteliomi, tumori del polmone, laringe e ovaie (che rientrano nella Lista I dell’INAIL).
Ci sono anche malattie e neoplasie che l’INAIL non riconosce ma che possono essere ricondotte all’amianto. Tra queste i tumori al cervello, alla colecisti, alla mammella, al pancreas, alla prostata, ai reni, alla tiroide e alla vagina-vulva. Molti studi dimostrano anche la correlazione tra l’asbesto e il cancro alla vescica, come testimonia la ricerca di Olfert, Felknor e Delclos “An update review of the literature: risk factors for bladder cancer with focus on occupational exposures”.
in più ci sono le malattie degenerative non tumorali:
- miocardiopatia;
- morbo di Alzheimer;
- sclerosi laterale amiotrofica;
- fibromialgia;
- complicazioni cardiache e cardiovascolari.
Il parere dell’OMS sul crisotilo
L’OMS si espressa in modo univoco sulla pericolosità dei vari tipi di minerali di amianto: tutti i tipi di amianto sono cancerogeni. Sul sito ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e sulla pagina dedicata alla pericolosità dell’amianto si legge infatti che:
“All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials”.
Classificazione dei minerali di amianto secondo la legge
L’art. 247 del D.Lgs. 09.04.08 n. 81, che riproduce l’art. 2 della Direttiva 477/83/CEE (ora sostituita dalla Direttiva 2009/148/CE) recita che: “Ai fini del presente capo il termine amianto designa i seguenti silicati fibrosi:
a) l’actinolite di amianto, n. CAS 77536-66-4;
b) la grunerite di amianto (amosite), n. CAS 12172-73-5;
c) l’antofillite d’amianto, n. CAS 77536-67-5;
d) il crisotilo, n. CAS 12001-29-5;
e) la crocidolite, n. CAS 12001-28-4;
f) la tremolite d’amianto, n. CAS 77536-68-6.
Purtroppo questa classificazione non riesce a ripostare l’estrema varietà di minerali di amianto presenti in natura e ne estromette diversi tipi che provocano esattamente gli stessi danni alla salute di quelli classificati dal legislatore.
Assistenza medica e legale gratuita
Le vittime di esposizione al crisotilo e ad altri minerali di amianto hanno infatti il diritto di usufruire di una serie di benefici previsti dalla legge. Tra questi: rendita o indennizzo INAIL, causa di servizio e/o status di vittima del dovere, Fondo Vittime Amianto, benefici contributivi ecc…
Se sei stato esposto al crisotilo puoi richiedere l’assistenza medica e legale gratuita.