Osservatorio e l’assistenza gratuita per le vittime
L’Osservatorio Vittime del dovere – APS assiste le vittime. Il concetto di dovere si lega a tutte le attività che vanno oltre l’impiego pubblico (Cassazione sez. Unite 22753/2018).
La funzione dell’Osservatorio è quella della tutela delle vittime. Sono vittime coloro che subiscono un qualsiasi pregiudizio, in modo particolare alla salute.
Perciò si tutelano non solo le Forze dell’Ordine e i militari, ma anche coloro che danno la vita per il bene della collettività. Ci sono tutta una serie di altre vittime, come per esempio le vittime delle strada, che possono richiedere l’assistenza dell’Osservatorio vittime.
L’associazione si occupa di tutela legale, di assistenza medica e di prevenzione primaria. Quest’ultima serve a prevenire la comparsa di malattie derivate dal contatto con sostanze cancerogene come amianto, radon e uranio.
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La difesa legale: la funzione indispensabile dell’avvocato
L’assistenza legale è fondamentale non solo per e nel corso del processo, ma anche nella fase stragiudiziale.
In un contesto sempre più complesso e complicato, è necessaria tutelare legalmente i cittadini e i loro diritti. Il catalogo fondamentale dei diritti della persona è sancito dalla Costituzione repubblicana.
Il lavoro e la salute, specialmente in un contesto come quello attuale, dominato dal Covid-19, hanno reso necessario istituire l’Osservatorio per la tutela del cittadino vittima.
La funzione di assistenza svolta dall’avvocato è essenziale. Infatti l’avvocato tutela, in ogni sede, il diritto alla libertà, l’inviolabilità e l’effettività della difesa.
Un team di legali esperti, insieme all’Avv. Ezio Bonanni, si occupano di diritti dei lavoratori a 360°. Tutelano la qualità di vita di ogni vittima e combattono per veder riconosciuti i loro diritti. Si occupano non solo dell’assistenza alle vittima del dovere e del riconoscimento della causa di servizio, al fine di ottenere indennità, ma di tutti i cittadini vittime.
La tutela giuridica dei diritti delle vittime
La tutela giuridica della vittima presuppone il riconoscimento di tutte le prestazioni previdenziali, tra cui quelle pensionistiche. È anche possibile ottenere il risarcimento danni.
Possono far richiesta del riconoscimento dei propri diritti tutte le vittime e i loro familiari, comprendendo anche le vittime della strada, casalinghe che hanno subito dei danni oppure donne vittime di femminicidio.
Il lavoro e i suoi diritti: retribuzione e salute
Il lavoro è il valore fondamentale su cui si basa l’Italia. Infatti l’art. 4 della Costituzione tutela il lavoro quale diritto centrale tra i diritti sociali.
Esso è fonte di sostentamento e strumento di affermazione dell’autonomia ed indipendenza del lavoratore. Inoltre è anche un dovere di solidarietà che ciascun cittadino è tenuto a compiere per contribuire al progresso dell’intera collettività.
I diritti riconosciuti al lavoratore sono divisi in quattro categorie principali:
- patrimoniali, riguardanti il trattamento economico spettante al lavoratore in relazione all’attività prestata;
- personali, come il diritto all’integrità fisica e alla salute;
- sindacali, che comprende anche il diritto allo sciopero;
- morale d’invenzione, cioè il diritto di essere riconosciuto autore delle invenzioni e opere d’ingegno realizzate.
In particolare è l’art. 36 della Costituzione che precisa che “il lavoratore ha diritto a una retribuzione […]sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Nei successivi articoli 37 e 38 individua le categorie che necessitano di maggiori attenzioni e tutele, come donne, minori e inabili.
È importante anche salvaguardare la sicurezza sul lavoro, adottando tutte le misure di prevenzione necessarie per tutelare la salute e l’integrità fisica del lavoratore.
Prevenzione primaria sui luoghi di vita e di lavoro
Quando un cittadino si trova sul luogo di lavoro ha diritto a lavorare in un ambiente privo di pericoli. La prevenzione primaria e la bonifica dei siti contaminati è quindi essenziale.
Perché si parla sempre di prevenzione quando si parla di tumori come il tumore del polmone? Perché nello specifico si tratta di una malattia asintomatica, che mostra i segni della patologia solo al suo stadio avanzato. Grazie alla prevenzione, invece, è possibile rintracciare la malattia al suo primo stadio e intervenire con terapie adeguate.
La sorveglianza sanitaria è, quindi, fondamentale per ottenere la diagnosi precoce della malattia. Una cura tempestiva e al primo stadio è il modo migliore per sperare in una guarigione.
Altre forme di prevenzione: secondaria e terziaria
Oltre alla prevenzione primaria, l’Osservatorio per le vittime promuove la prevenzione secondaria, con la sorveglianza sanitaria per coloro che sono stati a contatto con sostanze potenzialmente cancerogene e pericolose.
Grazie alla prevenzione, si aiuta sia le persone affette da patologie che quelle non ancora intaccate da alcuna malattia. In caso di diagnosi precoce, infatti, è possibile effettuare terapie più tempestive e possibilmente anche più efficaci, riducendo così il rischio di metastasi, recidiva o addirittura morte.
C’è poi la prevenzione terziaria, che consiste nella tutela previdenziale e risarcitoria dei lavoratori esposti a sostanze cancerogene. Grazie al lavoro del team legale e dell’Avvocato Ezio Bonanni, è possibile ottenere per le vittime del dovere un’indennità INAIL e un risarcimento danni, che saranno erogate ai familiari in caso di decesso del lavoratore.
La tutela legale dei diritti, il riconoscimento dei benefici previdenziali e assistenziali, e il risarcimento dei danni sono tutti diritti che spettano alle vittime del dovere.
È possibile richiedere:
- assistenza per la valutazione del rischio amianto e successiva bonifica (grazie alla quale può ottenere un bonus fiscale per rimozione o bonifica);
- tutela legale per ottenere rendite INAIL, prepensionamento, riconoscimento della qualità di Vittima del Dovere e relative prestazioni, risarcimento dei danni derivati dall’amianto e altre sostanze tossiche, sia per la vittima che per i suoi familiari;
- assistenza medica per tutte le patologie correlate a sostanze cancerogene (mesotelioma, asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici, tumore del polmone, complicazioni cardiache e cardiocircolatorie, tumore della faringe e altre patologie asbesto correlate).
Assistenza gratuita per tutte le vittime
Se durante la vita lavorativa si è stati a contatto con sostanze potenzialmente cancerogene (arsenico, amianto, radon, uranio impoverito), si ha il diritto al riconoscimento della causa di servizio e della qualità di vittima del lavoro.
In caso di esposizione il cittadino può contrarre una “malattia professionale”, sviluppata durante le ore di lavoro per una ragione strettamente correlata al lavoro stesso.
Osservatorio vittime del dovere si prefigge la tutela di tutte le vittime. Offre un servizio di tutela legale, coordinato dall’Avv. Ezio Bonanni e un’assistenza medica, grazie al lavoro del Dott. Arturo Cianciosi. Sia la tutela legale che l’assistenza medica sono gratuite.
Servizio di consulenza
L’importanza della tutela legale per le vittime
L’Osservatorio offre ai lavoratori un servizio di tutela legale completamente gratuito, al fine di ottenere il risarcimento danni e le indennità INAIL.
Perché è importante un’assistenza di questo tipo? Perché non sempre è possibile ottenere per conto proprio questo tipo di sussidi. A volte le procedure sono complicate per il singolo, che rischia di non star dietro a tutto e perde i suoi diritti in poco tempo.
L’indennità e il risarcimento danni, invece, sono molto importanti, perché riconoscono ulteriormente la figura del lavoratore in questione e affermano la sua figura di vittima del dovere in una causa di servizio.
Indennità INAIL per malattia professionale
Il percorso viene avviato con il rilascio del certificato di malattia professionale. Il certificato servirà all’ufficio dell’INAIL per avviare la procedura di rilascio dell’indennità e decidere l’esito della stessa. In caso di rifiuto della domanda, sarà possibile fare un ricorso amministrativo e poi giudiziario.
Per tutti i lavoratori esposti ad amianto, anche se non hanno contratto patologie, è previsto il prepensionamento e la rivalutazione della prestazione. Se si contrae, invece, una patologia asbesto correlata, è possibile richiedere il pensionamento immediato e la pensione invalidità amianto, a prescindere da età o anzianità contributiva.
È possibile ottenere, inoltre:
- Riconoscimento della causa di servizio (equo indennizzo e pensione privilegiata);
- Riconoscimento della qualità di vittima del dovere, riconosciuto a coloro che hanno contratto infermità per causa di servizio in condizioni ambientali e operative eccedenti l’ordinarietà, ai sensi dell’art. 1, co. 564, L. 266/2005, e art. 1 del d.p.r. 243/2006;
- Risarcimento danni amianto INAIL: la vittima e i loro familiari possono richiedere e ottenere il risarcimento del danno.
Come già anticipato, l’assistenza tecnica, medica e legale sono gratuite. I servizi possono essere richiesti sia nelle sedi territoriali che attraverso il form sul sito.
È molto importante sottolineare che le prestazioni INAIL sono erogate solo ai dipendenti pubblici privatizzati (iscritti cioè alle liste dell’INAIL). La maggior parte delle vittime del dovere, però, sono militari e loro per primi hanno diritto a indennità e riconoscimenti delle proprie qualità. Tuttavia, la recente giurisprudenza ha riconosciuto la qualità di vittima del dovere anche ai dipendenti non pubblici, ragion per cui anche i dipendenti militari possono richiedere un’indennità o un risarcimento danni.
Chi può ottenere le prestazioni INAIL?
Fino al 2011, le prestazioni INAIL erano rivolte esclusivamente ai privati. Con il cambio della normativa, a partire dal 2011, l’INAIL ha applicato le sue regolamentazioni includendo tutti i lavoratori, eccezion fatta per i militari, i vigili del fuoco, i magistrati, eccetera.
In poche parole, alcune categorie non hanno privatizzato il loro rapporto di lavoro. Per questa ragione, i lavoratori di tali categorie non possono usufruire dei benefici preposti dall’INAIL.
Nel settore scolastico, invece, se privatizzato, si può richiedere il riconoscimento di vittima del dovere. Per ottenere tale status, è necessario controllare che la propria attività rientri tra quelle segnalate dall’art. 1 co. 563, L. 266/05.
Diverso trattamento spetta, invece, ai cosiddetti “equiparati”, che hanno cioè svolto attività particolari e a stretto contatto con sostanze patogene come l’amianto, in particolari condizioni ambientali e operative disagiate.
Come abbiamo più volte sottolineato, tuttavia, la qualità di vittima del dovere non può riferirsi unicamente ai dipendenti privati o pubblici, ma deve necessariamente essere estesa anche ai dipendenti militari.
Le prestazioni del Fondo Vittime Amianto
Il Fondo Vittime Amianto (FVA) è stato istituito con l’art. 1 commi 241/246 L. 244/2007. Si tratta di un’indennità che si aggiunge alla rendita INAIL ed è superiore a quest’ultima del 15 %.
Il Decreto Milleproroghe ha approvato, inoltre, l’aumento a 10.000 euro del contributo una tantum (prima era di 5.600 euro). Sarà rivolto agli ammalati di mesotelioma ambientale. La copertura del fondo è di 4 milioni di euro e spetterà a tutti coloro che abbiano contratto la patologia a partire dal 2015.
Per il 2021 sono due gli aggiornamenti importanti. Il Decreto del 10 dicembre 2020 ha stabilito la prestazione aggiuntiva del Fondo per le vittime dell’amianto, relativa all’anno 2020, nella misura complessiva pari al 20% della rendita INAIL percepita.
Inoltre la Legge del 30 dicembre 2020, n. 178 punto 356 e ss, a decorrere dal 1 gennaio 2021, ha introdotto:
- prestazione aggiuntiva del 15% della rendita;
- prestazione “una tantum” di 10.000 euro per i malati di mesotelioma non di origine professionale (modulo INAIL 190/E per fare domanda);
- estensione delle prestazioni INAIL anche alle Unioni Civili;
- maggiorazione contributiva utile ai fini pensionistici per i lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario.