Quattro puntate su ONA News, a cura del giornalista Luigi Abbate. Il tema comune è sul riconoscimento delle Vittime del dovere nell’Esercito, nella Marina, in Aeronautica e nell’Arma dei Carabinieri.
A illustrare le evoluzioni giurisprudenziali, relative ad alcuni casi di patologie asbesto correlate, è l’Avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA).
Il video dedicato all’Esercito
L’esposizione all’amianto nel contesto militare, resta una delle questioni ancora oggi di maggior rilievo. Per quanto riguarda la salute pubblica e anche la tutela previdenziale.
Come ribadito da Bonanni, numerose sentenze, tra cui quelle del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano, Torino e Roma, hanno riconosciuto la correlazione tra servizio e malattia.
“È essenziale, afferma il presidente dell’ONA, che tutti coloro che sono stati esposti vengano formalmente riconosciuti come vittime del dovere. Con diritto all’equiparazione giuridica e al risarcimento.”
La puntata dedicata alla Marina Militare
Secondo quanto riportato da Bonanni, varie pronunce giudiziarie hanno riconosciuto, in casi specifici, un nesso tra le patologie sviluppate da alcuni lavoratori e l’esposizione ad amianto in ambienti navali o arsenali militari.
Il punto sull’Aeronautica
“Il problema amianto in Aeronautica militare era quasi disconosciuto fino ad alcuni anni fa. Grazie ad una recente sentenza della Corte di Appello di Milano e altre pronunce, è emerso questo rischio anche per gli uomini in divisa blu.
Per di più arma azzurra si caratterizza per l’alta specializzazione e funzionalità nell’atterraggio sulle piste. Inoltre l’amianto in passato era presente in alcuni ferodi dei freni degli aeromobili, nelle guarnizioni dei motori, nelle piste di atterraggio, nelle coibentazioni degli aeromobili compresi quelli antincendio”. Ha sottolineato l’Avv. Ezio Bonanni.
L’appuntamento sull’Arma dei Carabinieri
“Abbiamo riscontrato diversi casi di patologie asbesto-correlate anche tra i carabinieri – sottolinea Bonanni . Tuttavia i problemi non si fermano qui: emergono criticità legate alla dotazione inadeguata di mezzi. In particolare alla mancanza di strumenti di protezione e all’insufficienza tecnologica rispetto alla criminalità, sempre più avanzata e attrezzata.”
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