I materiali sostitutivi dell’amianto
Esistono dei materiali sostitutivi dell’amianto? Sono passati ormai 30 anni dalla pubblicazione della Legge n.257, la normativa che ha definitivamente messo al bando l’utilizzo e la commercializzazione dell’amianto. Fortunatamente la tecnologia ha fatto numerosi passi in avanti nello sviluppo di soluzioni innovative da utilizzare nel comparto edile per sopperire alla mancanza dell’amianto.
In questo approfondimento tratteremo l’argomento relativo ai materiali sostitutivi amianto i quali possono svolgere lo stesso ruolo con ottime performance tecniche.
Quali materiali possono sostituire l’amianto?
Esistono diversi materiali fibrosi che possono sostituire efficacemente l’amianto e si classificano in fibre sintetiche (organiche e inorganiche) e fibre naturali (organiche e inorganiche).
Alcune delle fibre sintetiche organiche che è possibile impiegare al posto dell’amianto sono: la fibra di poliuretano, di polivinile, ma anche quella di poliammide, poliolefine e poliestere.
Se parliamo di fibre sintetiche inorganiche ci riferiamo alla lana di roccia, ma anche ai filamenti di vetro e alla lana di vetro. In particolare la lana di roccia è un potente isolante termico funzionale per la coibentazione delle pareti. La lana di vetro viene utilizzata in edilizia per i lavori di isolamento e per gli impianti di aerazione.
Le fibre organiche naturali che svolgono efficacemente il ruolo dell’amianto sono il cotone e la canapa, mentre le fibre inorganiche naturali sono l’erionite, l’attapulgite, la nemalite, la sepiolite e la wollastonite.