Gli effetti dell’amianto sulla salute delle persone
Gli effetti dell’amianto sono molto dannosi per la salute. L’amianto è stato un grande protagonista dell’edilizia degli anni ’40, un materiale che per la sua versatilità ha visto un ingente impiego come isolante o coibente nel campo architettonico.
Da tempo si parla degli effetti dell’amianto sulla salute umana e delle malattie correlate all’esposizione a questo tipo di materiale: ogni anno sono circa 6000 le persone che perdono la vita perché venute in contatto con l’amianto, un numero fin troppo alto di vite umane che hanno avuto la sfortuna di incrociare il “killer silenzioso”.
A trent’anni dalla Legge n.257/92 è opportuno continuare a puntare i riflettori sulla pericolosità del materiale, sulle diagnosi di mesotelioma e sul trattamento di quest’ultimo.
Quali sono le malattie correlate all’amianto?
Numerose ricerche scientifiche hanno mostrato la correlazione tra l’esposizione all’amianto e l’insorgenza di patologie oncologiche e non principalmente a carico dell’apparato respiratorio. L’amianto, “killer silenzioso”, non risparmia le persone che vengono a contatto con le sue fibre.
Il Ministero della Salute ha pubblicato nel 2015 un documento volto ad analizzare gli effetti sulla salute legati all’esposizione ad un agente cancerogeno come l’amianto.
Come sottolineato dal Ministero, i rischi più importanti sono legati alla presenza delle parti fibrose nell’aria che, una volta inalate, si depositano nelle via aeree e sulle cellule polmonari.
Le fibre di amianto che si depositano nelle parti più profonde dei polmoni possono rimanere depositate negli organi per diversi anni perché resistenti alla degradazione.
Gli effetti dell’amianto sulla salute
Vediamo quali sono le conseguenze dell’inalazione di amianto a seconda del tipo di cellule colpite. Se le fibre di asbesto danneggiano i tessuti presenti nei polmoni, la persona potrebbe sviluppare un tumore polmonare. Se è la pleura ad essere colpita e danneggiata, allora si forma il mesotelioma pleurico. L’asbestosi è una malattia cronica non oncologica che colpisce i polmoni
Le vittime di mesotelioma da amianto
Ma da cosa è dovuta l’alta pericolosità dell’amianto? Come abbiamo visto in precedenza, le polveri di asbesto, se inalate, possono causare il mesotelioma. Il mesotelioma è un tumore raro che colpisce il mesotelio ovvero il tessuto che riveste i nostri organi interni.
Come specificato dall’AIRC, il mesotelioma è una forma di tumore piuttosto rara che “colpisce prevalentemente gli uomini. In Italia rappresenta lo 0,8 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo e lo 0,3 per cento di quelli diagnosticati nelle donne“. Secondo i ricercatori AIRC, il 90% dei tumori al mesotelio è legato proprio all’esposizione ad un materiale nocivo come l’amianto: le sottilissime fibre che compongono questo materiale possono essere inalate e danneggiare le cellule umane.
Tra l’esposizione all’amianto e l’insorgenza del tumore possono intercorrere alcuni decenni: per questo motivo, sempre citando la ricerca AIRC, dobbiamo aspettarci che il numero di pazienti affetti da mesotelioma possa raggiungere il massimo picco tra “la seconda e la terza decade degli anni Duemila”.
Gli effetti dell’amianto: l’asbestosi
Oltre al mesotelioma, l’esposizione da amianto può determinare l’asbestosi. Ma di cosa si tratta nello specifico? Ne parliamo in maniera approfondita sul portale di vittime del dovere, dove quotidianamente vi portiamo un’analisi esaustiva di questo scenario.
A descrivere il quadro clinico dell’asbestosi in modo approfondito è il factsheet elaborato da SUVA, la Cassa nazionale svizzera contro gli infortuni.
Nella ricerca elaborata da SUVA si legge che l’asbestosi è un’alterazione dei tessuti polmonari che presuppone un’esposizione intensiva all’amianto della durata di anni. In questo caso il tessuto polmonare proprio subisce un’alterazione cicatriziale e in questo modo perde elasticità. Contemporaneamente lo scambio gassoso a livello alveolare diventa progressivamente meno efficiente.
Negli stadi avanzati l’asbestosi causa dispnea e alterazioni della
funzione polmonare (sono tipiche le alterazioni ventilatorie restrittive con ulteriore deterioramento della diffusione). Nella forma più tipica essa può condurre a un’invalidità polmonare.
L’asbestosi, inoltre, si associa a un aumento del rischio di carcinoma polmonare.