Il diritto alla salute come diritto umano

Il diritto alla salute rappresenta un diritto fondamentale per ogni individuo: uomo, donna o bambino. Ma cosa significa il termine “salute“? Il termine salute ha etimologia latina. Proviene dal termine “salus”, ovvero salvezza, incolumità e integrità. Si tratta di un diritto universale che, almeno utopisticamente, dovrebbe essere garantito a chiunque, indistintamente. Tuttavia, le disuguaglianze sociali, anche in ambito sanitario, non permettono a tutti il godimento del diritto alla salute.

Per questo motivo, l’Avv. Ezio Bonanni con l’Osservatorio Nazionale Amianto, tutelano i cittadini secondo i criteri giuridici. Richiedi la tua assistenza gratuita compilando il form in fondo a questa pagina. Oppure, contatta il numero verde allo 800 034 294 per parlare con un consulente.

Indice dei contenuti

Il concetto di diritto alla salute
Diritto alla salute come diritto universale umano
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
Tutela dei diritti universali dell’uomo
Carta Sociale Europea e diritto alla salute
Diritto alla salute ed il Sistema Sanitario Nazionale
Il diritto alla salute ai tempi del COVID-19
Le forme di prevenzione a tutela della salute
Tutela legale per il diritto alla salute


Tempo stimato di lettura: 8 minuti

Il concetto di “diritto alla salute”

La Costituzione Italiana tutela il diritto alla salute. Nell’art. 32 della Costituzione si legge: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento  sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana“.

Così, lo Stato Italiano tutela i propri cittadini. In particolare, il diritto alla salute è stato concepito sotto diversi profili, sia come diritto individuale, che come diritto collettivo. Infatti, per diritti alla salute si intende una condizione di benessere fisico, mentale e sociale.

Una condizione, questa, che permette a tutti gli attori sociali di integrarsi nel loro ambiente naturale e comunitario. Pertanto, va preservato e tutelato giuridicamente, da tutti quegli elementi che ne compromettono il raggiungimento.

Il diritto alla salute come diritto universale umano

La salute è un diritto di tutti. L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità è stata tra le prime Istituzioni a pronunciarsi in termini di diritto alla salute. L’OMS afferma che la salute è uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia o infermità”. Secondo l’OMS, il diritto alla salute è un diritto fondamentale ed universale. Ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di condizione economica o sociale deve godere del più elevato standard di salute possibile.

Studi realizzati dai Centri di Ricerca Europei, affermano che negli ultimi 10 anni, le disuguaglianze sociali, in ambito “sanitario” sono diminuite. Ciò ha permesso un netto miglioramento delle condizioni di vita ed una conseguente e maggiore aspettativa di vita. Inoltre, come atteso dai ricercatori, anche una riduzione dell’incidenza di alcune patologie.

Tuttavia, queste condizioni non possono essere generalizzate. Perché, oggi più che mai, esistono disuguaglianze enormi legate alle varie categorie sociali che determinano un notevole impatto sulla qualità della vita. Infatti, coloro che hanno ricevuto una istruzione, che vivono in aree industrializzate, dotate di risorse ed opportunità economiche, tendono ad avere un profilo di salute più sano.

Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo

I diritti umani sono i diritti universali che acquistiamo al momento della nascita. Sono definiti universali perché appartengono a tutti, indipendentemente dalla nazionalità, dal sesso, dalle convinzioni personali, dalla religione e dal colore della pelle. 

I diritti universali umani sono stati sanciti il 10 dicembre del 1948, dopo il disastro causato dalla seconda guerra mondiale. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha emanato una dichiarazione composta da 30 articoli, molti dei quali sono sanciti anche all’interno della Costituzione Italiana. 

I 30 diritti universali umani sono sanciti principalmente nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e si suddividono in tre categorie: le libertà inalienabili, ovvero le libertà del singolo essere umano, come il diritto alla vita, il diritto alla libertà di pensiero, ecc.; i diritti economici, sociali e culturali: come il diritto al lavoro e ad un’equa retribuzione, il diritto al riposo e all’educazione, ecc.; diritti di solidarietà:  come il diritto all’autodeterminazione dei popoli, alla pace e alla salute.

Tutela dei diritti universali dell’uomo

Come l’Italia, anche altri Stati hanno inserito la maggior parte dei diritti umani nella propria Costituzione. Questa scelta ha permesso di abbattere qualsiasi disuguaglianza sociale, religiosa ed economica anche tra alcuni Stati.

I diritti universali umani contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sono tutelati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). Questo organo giuridico, con sede a Strasburgo, ha il compito di tutela verso qualsiasi ente o persona. Stati, enti governativi o singoli individui, possono ricorrere innanzi la CEDU in caso di violazione dei diritti umani. Quindi, anche in caso di violazione del diritto alla salute, il ricorrente può richiedere un risarcimento del danno.

Carta Sociale Europea e diritto alla salute

Il diritto salute, come diritto fondamentale per l’individuo e la collettività, viene tutelato anche dalla Carta Sociale Europea. In particolare, nell’art. 11 viene sancito il “Diritto alla protezione della salute”.

Con l’adesione alla Carta Sociale Europea, i 42 Stati partecipanti si impegnano a rispettare determinati obblighi. In particolare, affinché venga assicurato l’esercizio effettivo di questo diritto, ogni stato deve: eliminare, per quanto possibile, le cause di una salute deficitaria; prevedere consultori e servizi d’istruzione alla salute e alla responsabilità individuale per la salute; prevenire le malattia epidemiche, endemiche e di altra natura, nonché gli infortuni, quanto più possibile.

Il diritto di godere del miglior stato di salute

Infatti, nella prima parte della Carta sociale, si legge: “Ogni persona ha diritto di usufruire di tutte le misure che consentono di godere del miglior stato di salute ottenibile”. Per garantire alla Comunità Europea il diritto alla salute, ogni Stato deve impegnarsi nel garantire un sistema sanitario in grado di abbassare i rischi sanitari evitabili. Con questo vuol dire che ogni Stato deve poter fronteggiare soprattutto i rischi controllabili ed evitabili dall’uomo.

Successivamente, per preservare il diritto della salute, ogni Stato deve garantire l’accessibilità e la sostenibilità delle cure sanitarie. Infatti, coloro che sono indigenti non possono vedersi negare l’accesso alle cure, come stabilito dalla Carta sociale. E questo implica che i costi delle cure sanitarie, debbano gravare, almeno in parte, sulla comunità sociale.

Il diritto alla salute in Italia: SSN

Il Sistema Sanitario Nazionale è stato istituito dalla legge n.833 del 1978, e fornisce l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito e lavoro.  Come diritto non può essere negato a coloro che si trovano in condizioni di miseria. Infatti, per questi ultimi, la Costituzione garantisce la gratuità del servizio. Per tutti gli altri, invece, prevede una forma di compartecipazione per coprire parte delle spese erogate dal Sistema Sanitario Nazionale. 

Come aderente della Carta sociale, anche il Sistema Sanitario Nazionale si deve impegnare a garantire il diritto alla sanità e quello alla salute della collettività. E per realizzare tale finalità, ha l’obbligo di adempiere a due importanti ruoli.

Il primo riguarda sicuramente la sensibilizzazione della popolazione alla salute e l’educazione alla responsabilità individuale per la salute. Il secondo, invece, è di garantire controlli gratuiti e attività di screening su tutto il territorio.

Il diritto alla salute ai tempi del COVID-19

Le condizioni di vita della popolazione mondiale, negli ultimi due anni, sono state gravemente minacciate dal Covid-19. Grazie ai grandi principi della Costituzione, frutti di due grandi guerre mondiali, è stato possibile abbattere le disuguaglianze sociali su tutto il territorio nazionale. Infatti, anche solo garantire l’accesso all’assistenza sanitaria a tutti gli individui, ha permesso di salvaguardare la popolazione mondiale da epidemie e pandemie mondiali.

Ad esempio, le vaccinazioni di massa, le indagini schermografiche, le iniziative locali per prevenire una malattia infettiva, risulterebbero vane se non fossero condivise dalla collettività mondiale.

Il diritto alla salute come diritto universale permette di tutelare l’intera comunità, e di abbattere le disuguaglianze sociali universali.  Esso va visto anche in ottica di prevenzione, poiché il diritto alla salute non si esaurisce nelle sole prestazioni sanitarie, ma anche nell’educazione e nella sensibilizzazione della popolazione.

Sorveglianza e prevenzione per la salute

L’Osservatorio Nazionale Amianto, su proposta del Presidente Avv. Ezio Bonanni, ha realizzato l’APP Amianto.

Questo strumento permette a cittadini ed istituzioni di segnalare tutti i siti contaminati dall’amianto, ancora in attesa di bonifica. La segnalazione dei siti può avvenire direttamente dal proprio smartphone. Infatti, l’app può essere scaricata gratuitamente dal play store. 

In alternativa, i siti contaminati dall’amianto possono essere segnalati tramite pc, tablet e cellulare direttamente nella sezione dedicata: segnalazione amianto.

Le forme di prevenzione a tutela della salute

La prevenzione, sotto tutti i suoi aspetti, rappresenta l’arma migliore per la tutela del diritto alla salute. Infatti, con i programmi di prevenzione, sia le persone che l’ambiente, possono preservare la propria integrità. La prevenzione può essere realizzata a tre livelli: la prevenzione primaria, secondaria e terziaria. 

La prima forma di prevenzione, ovvero la prevenzione primaria, permette di evitare lo sviluppo di malattie. Adottare dei comportamenti salutari nella propria quotidianità, permette al corpo di resistere a traumi fisici, psichici e di stress. Anche le vaccinazioni, i controlli regolari e la partecipazione ai programmi di screening permettono di diagnosticare tempestivamente l’insorgenza di nuove patologie.

Con la prevenzione secondaria, invece, la malattia è riconosciuta e curata precocemente. In questo caso, gli individui  ricevono la diagnosi prima della comparsa dei sintomi, riducendo al minimo le conseguenze sfavorevoli. La prevenzione secondaria può prevedere programmi di screening, strumenti diagnostici e consulti medici.

Con la prevenzione terziaria che permette alle persone di controllare la progressione della patologia. Grazie a questa forma di prevenzione è possibile tenere sotto controllo anche forme recidive di cancro, con lo scopo di prevenire complicanze o ulteriori danni.

Tutela legale per il diritto alla salute

Il diritto alla salute rappresenta un diritto fondamentale per qualsiasi individuo. Tutti coloro che sono ostacolati nel beneficiare al diritto alla salute, possono richiedere assistenza medica e legale gratuita tramite il form online. Oppure possono richiedere una consulenza gratuita chiamando il numero verde.

Un team di professionisti, composti da medici legali e avvocati valuterà la migliore strategia per ottenere tutelare il tuo diritto alla salute. Contattaci e richiedi la tua consulenza gratuita.

Richiedi una consulenza gratuita

numero verde per il diritto alla salute
Whatsapp per il diritto alla salute