Come si riconosce l’amianto nei materiali da costruzione?

Abbiamo già ampiamente visto in precedenza quanto l’amianto sia uno dei materiali da costruzione pericolosi per la salute umana. Sicuramente vi sarete chiesti come poterlo riconoscere ed attuare il corretto iter per procedere al suo smaltimento.

Ricordiamo che esistono due tipologie di materiali contenenti asbestoo: friabili e compatti. La presenza di queste tipologie di prodotti non costituisce un pericolo in sè. Ma se il materiale è in stato di degrado potrebbe costituire un rischio per la salute.

Materiali da costruzione: dove si trova l’amianto?

Nel nostro Paese l’amianto si utilizza ampiamente nel settore edile: lo troviamo nelle lastre per le coperture, nelle tubazioni, ma anche nelle canalizzazioni, canne fumarie o come additivo nelle vernici o nel materiale cementizio.

Nella guida redatta dal Ministero della Salute è possibile approfondire tutte le caratteristiche del materiale e scoprire in quali prodotti si cela.

Se si sospetta la presenza di asbesto e se questo rappresenta un pericolo per la salute in caso di lavorazione o utilizzo, è opportuno analizzare il materiale sospetto.

Chi non è esperto in materia potrebbe avere problemi nel riconoscere questo pericoloso materiale in un prodotto per l’edilizia o in un oggetto. Vi lasciamo alcune linee guida che possono essere funzionali per scoprire se siete a contatto con un materiale contenente amianto.

Il primo suggerimento è controllare l’anno di produzione. L’asbesto è vietato nel 1992: nel caso in cui il manufatto è precedente al 1992 potrebbe essere stato creato in Eternit o amianto.

Dopo aver prelevato un campione di materiale è possibile inviarlo ad un laboratorio specializzato per farlo analizzare. Dopo aver rilevato la presenza di materiali contenenti amianto, suscettibili di disperdere fibre nell’ambiente anche senza particolari lavorazioni, è necessario capire se bisogna effettuare una bonifica.