Inquinamento idrico: cosa si intende, cause e conseguenze
Ci sono diversi tipi di inquinamento idrico. Tutte però mettono a repentaglio la vita della flora e della fauna legate agli ecosistemi acquatici e in generale gli ecosistemi, mettendo a repentaglio le fonti di approvviggionamento idrico.
In questa guida scopriamo tutto su questo tipo di inquinamento: cosa si intende per inquinamento idrico, come si manifesta, quali sono le cause inquinamento dell’acqua e le conseguenze e soprattutto le possibili soluzioni.
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Quando si parla di inquinamento dell’acqua non si può non citare il rischio amianto connesso all’utilizzo di questo materiale in numerosi acquedotti italiani per l’acqua potabile. “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“, scritto dall’Avv. Ezio Bonanni, descrive la situazione amianto in Italia e fa il punto sui tragici numeri delle morti causate dalla fibra killer.
Cosa si intende per inquinamento idrico?
L’inquinamento dell’acqua o inquinamento idrico, è un problema molto grave per l’ambiente e per la salute dell’uomo e degli altri esseri viventi che abitano il nostro pianeta.
L’inquinamento idrico può essere di natura chimica, fisica e microbiologica e in tutti i casi può avvenire in due modi. L’inquinamento acqua per via diretta avviene quando vengono riversate direttamente nei corsi d’acqua e nei mari sostanze inquinanti senza alcun trattamento di depurazione. La via indiretta, invece, avviene quando le sostanze inquinanti arrivano negli ambienti acquatici tramite l’aria o il suolo.
Inquinamento idrico: come si manifesta?
Per l’inquinamento dell’acqua cause e conseguenze sono molteplici. Non esiste quindi solo l’inquinamento chimico delle acque. L’inquinamento idrico può essere classificato in base all’origine o causa dell’inquinamento stesso.
- Inquinamento industriale: è il maggiore responsabile dell’inquinamento idrico. Tra le industrie che causano inquinamento dell’acqua ci sono quelle che producono acido nitrico, soda, acido fosforico, ammoniaca, acido solforico e acido cloridrico. A queste si aggiungono cartiere, segherie e caseifici. Essi producono infatti rifiuti che se riversati in acqua senza specifico trattamento favoriscono l’eutrofizzazione e l’accrescimento di batteri, e come risultato di questo inquinamento idrico.
- Militare: munizioni all’uranio impoverito, ordigni inesplosi e test nucleari causano inquinamento idrico.
- Da acque reflue civili: le acque inquinate che provengono dagli scarichi di abitazioni e uffici in molti casi, specialmente nelle megalopoli, non vengono sottoposte a trattamenti di depurazione. In questo modo causano inquinamento irdico.
- Inquinamento marino da plastica: negli oceani confluiscono enormi quantità di plastica che erose si frammentano in microparticelle che entrano nella catena alimentare.
- Agricolo: l’utilizzo massiccio di fertilizzanti e pesticidi uniti ai liquami provenienti dagli allevamenti inquinano le falde acquifere e i corsi d’acqua per via del dilavamento del terreno.
- Da idrocarburi: il petrolio fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o naufragate, o da quello presente negli scarichi delle acque usate per lavare le cisterne petrolifere.
- Inquinamento termico: lo scarico incontrollato dell’acqua per raffreddare gli impianti di industrie, a una temperatura superiore rispetto a quella in cui viene immessa, provoca alterazioni delle condizioni fisiche dell’acqua con moria degli organismi viventi presenti.
- Radioattivo: sostanze o scorie radioattive provenienti dalle miniere di uranio e torio e dagli impianti di trasformazione di questi metalli, oltre che dalle centrali nucleari, dalle industrie e dai laboratori medici e di ricerca che fanno uso di materiali radioattivi.
Inquinamento idrico da amianto e i danni alla salute
L’amianto è stato utilizzato nella costruzione di tubature di acquedotti per il trasporto dell’acqua potabile. Tuttora in Italia esistono centinaia di chiilometri di acquedotti costruiti in materiali di amianto.
Allo stesso modo bisogna ricordare che finché il minerale di amianto è intatto non produce danni alla salute. Invece quando, in seguito a usura e danneggiamenti, rilascia le sue sottilissime fibre provoca danni gravissimi. Tra questi mesoteliomi, altri tipi di cancro e asbestosi. La capacità cancerogena dell’amianto è confermata dall’ultima monografia IARC.
Gli agenti inquinanti idrici: quali sono?
Altri inquinanti idrici sono le acque di scarico contenenti materiali organici che per decomporsi assorbono grandi quantità di ossigeno. Parassiti e batteri, fertilizzanti e tutte le sostanze che favoriscono una crescita eccessiva di alghe e piante acquatiche. A questi si aggiungono sostanze o scorie radioattive provenienti dalle miniere di uranio e torio e dagli impianti di trasformazione di questi metalli.
Acqua e cambiamento climatico: effetti
Il riscaldamento globale e il cambiamento climatico diminuiscono l’apporto di pioggia e/o ne stravolgono la portata. Le zone desertiche stanno allargando la loro estensione. Infatti i deserti caratterizzano oggi zone tradizionalmente non soggette a un clima così arido.
Lo scioglimento dei ghiacci diminuisce le nostre riserve di acqua causando danni agli ecosistemi dei ghiacci e agli animali che li popolano.
A subire i danni della carenza della quantità di acqua si stima che saranno in primo luogo i paesi dell’area del Maghreb e di altre zone soggette a desertificazione.
Inquinamento idrico: le conseguenze
Le conseguenze inquinamento idrico sono molteplici. L’acidificazione delle piogge e l’inquinamento delle falde acquifere mettono a repentaglio le riserve di acqua potabile. Gli ecosistemi acquatici e i loro delicati equilibri sono danneggiati dall’inquinamento idrico con conseguenze fatali per fauna e flora che in quegli ecosistemi vivono e in generale per la natura.
I danni alla salute
L’inquinamento idrico causa danni alla salute. Gli effetti del bere acqua inquinata variano da lievi a molto gravi. Infatti comprendono malattie infettive, malattie del sistema nervoso, malattie renali e ossee. In più ci sono malattie del sistema circolatorio, malattie del sistema endocrino con conseguenti problemi riproduttivi, di sviluppo e comportamentali.
Al momento l’effetto sulla salute delle microplastiche da inquinamento marino entrate nella nostra catena alimentare è ancora oggetto di studio e le ipotesi sono discordanti.
Prevenire inquinamento idrico: cosa fare?
Prevenire l’inquinamento è meno costoso che cercare in seguito diversi rimedi (laddove possibile) ai danni che produce.
Inoltre sono necessari strumenti, tecniche e strutture in grado di identificare gli inquinanti acqua, di valutare i loro danni e di far rispettare le leggi per la tutela dell’ambiente e della salute comune. Il sostegno economico alle imprese per le attrezzature per la salvaguardia ambientale potrebbe essere un ottimo strumento per limitare la contaminazione delle acque.
Conoscenza, controllo e prevenzione
L’ammontare delle spese che andrebbero affrontate per provare a tenere sotto controllo l’inquinamento non è incoraggiante. In particolare si parla di una decina di miliardi di dollari all’anno solo per il programma di disinquinamento minimo negli Stati Uniti.
Per la lotta all’inquinamento idrico è essenziale la conoscenza degli inquinanti, dei loro effetti e del loro diffondersi. Però al momento non ci sono adeguate strutture di ricerca dedicate.
In aggiunta è essenziale è anche la consapevolezza da parte dei cittadini, che sovvenzionano la spesa pubblica attraverso le tasse, sull’urgenza di provvedere seriamente al controllo dell’inquinamento delle acque.
Guarda la puntata di ONA TV sull’ambiente, dedicata in particolare alla transizione ecologica.