Dona il 5×1000 per tutelare le vittime del dovere
Il 5×1000 o il cinque per mille, è una quota di imposta sui redditi delle persone fisiche che ogni contribuente può destinare agli enti non profit.
Introdotto nel 2006, il cinque per mille è un piccolo gesto che aiuta le associazioni no profit e alcune amministrazioni pubbliche, a realizzare alcuni nobili obiettivi.
Tra questi troviamo per esempio la ricerca scientifica, le attività di volontariato e quelle sociali.
Perché è importante donare il 5×1000?
Donare il 5×1000 alla nostra associazione è importante per incentivare tutte le nostre attività di tutela. Infatti, l’Osservatorio Vittime del Dovere è finalizzata alla tutela dei diritti di tutte le vittime ed in modo particolare per le vittime del dovere.
Inoltre, ogni donazione è deducibile dal reddito complessivo (sia per le persone fisiche che per i soggetti Ires).
Come donare il 5×1000
Donare il cinque per mille è semplicissimo. Basta indicare nella tua dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale.
Presentando il modello 730 o redditi
Per coloro che presenteranno il modello 730 sarà possibile scegliere il riquadro “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF” e basta firmare all’interno del primo riquadro relativo a “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale…” ed indicare il nostro codice fiscale: 96455810588.
Attività di assistenza delle vittime
La nostra associazione si occupa di tutela legale, di assistenza medica e di prevenzione primaria. Quest’ultima è di fondale importanza perché serve ad evitare le esposizioni ad amianto, gas radon e ad altri cancerogeni.
Evitare le esposizioni aiuta a prevenire la comparsa di malattie derivate dal contatto con sostanze cancerogene.
In questo modo si potrebbe porre fine a quella che l’OMS determina come una vera e propria strage.
L’epidemia di malattie professionali
Difatti, è la stessa OMS a fare riferimento a 107.000 decessi ogni anno per i soli casi di mesotelioma, tumore del polmone e asbestosi. Tutte patologie di origine occupazionale.
Inoltre, occorre tener conto anche di tutte le altre patologie, comprese quelle non professionali.
Ci sono focolai in tutto il mondo. Tuttavia, la situazione di maggiore allarme è in Italia. I dati relativi alla situazione italiana, sono riportati nella pubblicazione: Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022.
Il libro, a cura dell’avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Vittime del Dovere e dell’ONA, descrive un quadro chiaro della questione amianto in Italia.
Strage di lavoratori, di militari, ritardi nelle bonifiche… Sono solo alcune delle tematiche trattate nella pubblicazione.
Per ulteriori informazioni e per chiedere assistenza, chiama il numero verde 800 034 294, oppure compila il formulario.